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Il Protocollo di Kyoto

Per mitigare l’ulteriore cambiamento climatico atteso – in modo da scongiurare una degradazione rapida e pericolosa degli ecosistemi terrestri e avere maggiori possibilità di adattamento al nuovo clima – occorre stabilizzare al più presto le concentrazioni di gas serra in atmosfera (primo fra tutti il biossido di carbonio, CO2).

Il protocollo di Kyoto, siglato nel 1997, prevedeva una riduzione del 5.2 % delle emissioni serra mondiali entro il 2008-12 (rispetto ai livelli del 1990), ma ha avuto scarsa efficacia, specialmente in Italia (dove nel frattempo le emissioni sono cresciute del 12% !).

Ma ora l’Unione Europea si pone come capofila per raggiungere obiettivi ancora più ambiziosi, tuttavia irrinunciabili per una soluzione quanto meno parziale al problema: il piano 20-20-20 (pacchetto clima-energia) prevede, entro il 2020:

  • -20% di emissioni di gas serra
  • 20% di energia prodotta da fonti rinnovabili
  • +20% di efficienza nell’uso dell’energia (riduzione degli sprechi)

L’applicazione di strategie economiche ed energetiche per raggiungere tali obiettivi hanno indubbiamente dei costi, ma consentirebbero grandi ricadute positive di lunga durata sulla qualità dell’ambiente e della vita, sull’occupazione in settori innovativi e in forte espansione, sulla sostenibilità nell’uso delle risorse. In alternativa, ancor più gravoso sarebbe il prezzo futuro della nostra attuale inazione, come ben ha evidenziato il Rapporto Stern.

Per saperne di più

Campagna SEE – Sustainable Energy Europe
www.campagnaseeitalia.it

Commissione ambiente Unione Europea
ec.europa.eu/environment/index_en.htm

Kyoto Club organizzazioni e imprese impegnate nella riduzione delle emissioni serra
www.kyotoclub.org

Regione Piemonte – Uniamo le energie
www.regione.piemonte.it/energia

Qualenergia
qualenergia.it

Alleanza per il Clima / Italia
www.climatealliance.it/public

Il Rapporto Stern su economia e cambiamenti climatici
www.hm-treasury.gov.uk/6520.htm